![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0jZPkvWW8hgeW6iwNt3rc6z3_RSkOKuF7TlbQgBkTJT4Wd3CjdMr231VtArRqKNZt4Gidvkc2XbGyZI4oGHq0QH-uUvjn4o9cLPA5IkKHZgFlqPwrR2J0vYeGNw3uQH_fTRRyM29-3UE/s200/maniprig.jpg)
T.Paine
Nell'epoca dove alcuni uomini massacrano dei frati in un convento, dove studentesse in vacanza vengono stuprate da ragazzi di pari età, dove la guerra non ci fa più paura e non fa più notizia, dove stiamo attenti a quel vicino di casa che non ci piace perchè è uno squilibrato, in quest'epoca bizzarra e spaventosa e sospettosa, in quest'epoca contro natura ripenso ad una tematica sepolta negli anni e nelle paure.
Che ne pensate della pena di morte?
E' possibile che lo stato impieghi risorse per arrestare un colpevole e che quest'ultimo sia sempre giudicato "reintegrabile" nella società indipendentemente dal reato? Non è possibile secondo voi che qualcuno non sia recuperabile e che i misfatti di cui si è macchiato non siano nè giustificabili nè accettabili?
E come si deve sentire quella persona che perde un proprio caro, un proprio amato? Accettare, perdonare, odiare, credere. Che sentimenti deve tenere?
Oppure secondo voi sangue non deve lavare sangue, e lo stato non può arrogarsi il diritto di decidere la vita e la morte.
O avete solo paura più degli errori in sede processuale e pensate che l'inasprimento delle pene non sia un deterrente?
Dostoevskij ha detto: "Non c'è niente di più facile che condannare un malvagio, ma niente di più difficile che capirlo."
E lo scrittore e giornalista G. K. Chesterton un tempo scrisse: "Le favole non dicono ai bambini che esistono i draghi, i bambini già sanno che esistono. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere uccisi."
1 commento:
sarei mai capace IO di uccidere una persona?
Tom
Posta un commento