martedì 1 giugno 2010

Centesimo Capitolo

La prima volta ero quasi un bambino, a scuola all'asilo

e lei rispose "Sì" sul bigliettino e fu la mia dama per un ballo,

lungo un eterno.

La seconda volta ero appena un uomo,

ho speso tutta la mia anima per lei, e lei

scelse di non rimanere su quella panchina, scelse di non scegliermi.


E cominciai a stare solo col carattere che mi ritrovo

E da lì da uno sguardo ad un guanciale, da un sogno ad una vita normale,

e dipende quanto è alto il tacco e quanto ghiaccio avevo nel bicchiere,

dipende quanto so essere bastardo perchè

nessuna si innamora mai di un bravo ragazzo.


E poi tu.

Ora con te non devo recitare, tu sei uguale a me e ti amo

perchè ti ho incontrata a notte fonda in un sospiro.

E ho il tuo talento tatuato sulla mia pellaccia

ti guardo in faccia e ci sei, ci sei stata e ci sarai.


Dedicate un pensiero alla vostra persona amate.

Questo centesimo post è per l'amore, troppe volte decantato superficialmente.

Dedicate un pensiero alla persona a cui volete bene.

Un secondo, un istante, poche parole. Sarà la cosa migliore che avete fatto oggi.

4 commenti:

Nemo ha detto...

Tu mi hai tirato su dal fondo della cima, non è che salvi il mondo però è meglio di prima
chi mi conosce da sempre ora si sorprende, mi metti a posto ma non sposti niente.
Per me è un miracolo, ma quando mai è successo dopo tutto sto tempo tutti giorni videogiochi e sesso
e bevi tutto me stesso, liscio e non corretto, presa bene dell'affetto
e anche se sto cercando ancora mille scuse è chiaro che io ora non posso più fare a meno di te

io non voglio più bruciare nella cenere di una sconosciuta anche fosse venere
io non voglio più saperne, io non posso più fare a meno di te
ogni giorno farsi una ragazza facile non ha reso mai un uomo meno fragile
non le voglio più vedere io non posso più fare a meno di te

Da "Fare a meno di te"

Unknown ha detto...

Vorrei lasciar detto qualcosa per "non essere d'accordo", ma stavolta non si può fare.....bellissimo e dolcissimo post! ;-)
Il mio pensiero d'amore è un'auspicio per il fuuro...

"Conoscere una persona BY HEART, a memoria, significa, come quando ripeti una poesia, prendere anche un pò di quel ritmo che le appartiene. Una poesia, come una persona, ha dei tempi suoi. Per cui conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo. Ecco, questo mi piace. Mi piace stare con una persona intimamente perchè vuol dire correre il rischio di diventare leggermente diversi da se stessi. Alterarsi un pò. Perchè non è essere se stessi che mi affascina in un rapporto a due, ma avere il coraggio di essere anche altro da sè. Che poi è quel te stesso che non conoscerai mai. A me piace amare una persona e conoscerla a memoria come una poesia, perchè come una poesia non la si può mai conoscere fino in fondo. Infatti ho capito che amando non conoscerai mai altro che te stesso. Il massimo che puoi capire dell'altro è il massimo che puoi capire di te stesso....."
Fabio Volo - Il giorno in più

Vale ha detto...

Lesbia sparla sempre di me, senza respiro di me: morissi se Lesbia non mi ama. Lo so, sono come lei:la copro ogni giorno di insulti, ma morissi se io non l'amo.

Dedicato alla donna che ha rappresentato, come direbbe Sara, il rischio CORSO che diventassi leggermente diverso da me stesso.

Vale ha detto...

p.s.: fantastico quello che hai scritto Fratello :)