martedì 22 febbraio 2011

Centoundicesimo Capitolo

"Se non sai perchè un bambino sulla giostra saluta ad ogni giro i genitori e perchè i suoi genitori gli rispondono sempre, non capisci la natura umana."
W.Dittameus

Piccolo mio.
Non ho imparato molto da questa vita. Ma abbastanza.
Ora ascoltami.

Non dare mai il tuo numero ad una ragazza, chiedi sempre il suo.
E poi niente auto americane; tedesche, italiane o al massimo qualche modello inglese.
Concediti una barba fatta dal barbiere una volta al mese, sarà un piacere infinito.
Viaggia. Ovunque. Con il corpo e con la mente. Commuoviti senza la paura di sembrare debole.
Completa le poesie che non ho finito con parole che non ho vissuto.
Non divenire succube dei vizi ma godi della vita e brinda ad essa.
Non guardarti indietro, non voltarti per piangere; le lacrime confonderanno il cammino percorso e non riuscirai ad essere obbiettivo.
Porta la tua ragazza speciale a Firenze, e mangiate al Ponte Vecchio. Parla con Marino. Di che ti mando io. Digli che sei mio figlio.
E ama. Ama in maniera dissoluta e infinita e folle.
E vivi.
E non dimenticarti mai di me.

Questo è il testamento per vostro figlio.
Forza. Condividetelo.

1 commento:

Achab ha detto...

«Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Soelle: "Come spiegherebbe a un bambino che cos’è la felicità?". "Non glielo spiegherei", lei rispose: "gli darei un pallone per farlo giocare"»