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"Dove sono, non lo so, non lo saprò mai, nel silenzio non lo sai, devi andare avanti, e anche se non posso avanzare, andrò."
S.Beckett
Chissa che succede, chissà?
Il mondo gira, gira, gira. Piano magari, ma gira e cambiano i tempi, le stagioni, i sensi, le considerazioni.
Alcuni lo chiamano tempo, alcuni crscita, ed altri maturazione. Inevitabile, ineluttabile, sempre e comunque.
Gli uomini scelgono di passare il proprio tempo, le proprie primavere con altre persone, con altre sensazioni. Nella realtà non sempre scegliamo il dove (che sia un garage angusto, oppure una villa a Montecarlo) noi scegliamo il "con chi". Quindi mentre il tempo passa noi uniamo le nostre vite.
Succede però che a volte il tempo non ci passa sopra. Ci passa dentro. Dentro in profondità, nel cuore, nelle viscere, in faccia, e sommerge buoni propositi, false aspirazioni e vecchie promesse.
Capita a volte che pensi di essere felice per dei momenti. Capita a volte che pensi di aver trovato la persona che vuoi nella tua vita. Lo pensi. Lo vuoi.
Però capita anche che ti sbagli. E non sai perchè, non sai di chi è la colpa.
Ipocrita chi pensa che andarsene sia più facile, che sia semplice ricominciare tutto da capo.
Bisogna aver voglia, passione, coraggio. Oppure un motivo.
Motivi: chissà dove si sono cacciati, li cerchiamo, e non ci accorgiamo che sono lì, banali, belli, inermi. Uno crede che la vita sia infinita, ma non lo è. Uno credo di essere eterno, ma non è così. E allora cerca di vivere al meglio. Correggendo insieme alle persone che amiamo gli sbagli, i disagi, le incomprensioni. Così si arriva alla fine della propria vita senza accorgersene: a forza di
migliorarsi, di cambiare, di crescere (termine usato e abusato) il domani è
splendente, nuovo. Incerto, ma certo delle persone che vuoi vicino. Come un viaggio in barca, dove sai solo chi è l'equipaggio, ma non la rotta. Così crescere è diventare migliori.
Però succede che a volte promettiamo o ci comportiamo da stupidi, selvaggi di aspirazioni. Chiediamo a Dio sogni, promettiamo agli amanti il meglio di noi, e poi ci sporgiamo sul davanzale della nostra casa a vedere come crolla e va avanti il mondo. Succede. Non dovrebbe.
Allora leghiamoci con un filo indissolubile alle persone che vogliamo nel nostro destino. Che queste feste siano un modo per celebrare l'amore e l'amicizia, insieme. Pensando che non ci sia altra parte al mondo in cui vorremmo essere.
S.Beckett
Chissa che succede, chissà?
Il mondo gira, gira, gira. Piano magari, ma gira e cambiano i tempi, le stagioni, i sensi, le considerazioni.
Alcuni lo chiamano tempo, alcuni crscita, ed altri maturazione. Inevitabile, ineluttabile, sempre e comunque.
Gli uomini scelgono di passare il proprio tempo, le proprie primavere con altre persone, con altre sensazioni. Nella realtà non sempre scegliamo il dove (che sia un garage angusto, oppure una villa a Montecarlo) noi scegliamo il "con chi". Quindi mentre il tempo passa noi uniamo le nostre vite.
Succede però che a volte il tempo non ci passa sopra. Ci passa dentro. Dentro in profondità, nel cuore, nelle viscere, in faccia, e sommerge buoni propositi, false aspirazioni e vecchie promesse.
Capita a volte che pensi di essere felice per dei momenti. Capita a volte che pensi di aver trovato la persona che vuoi nella tua vita. Lo pensi. Lo vuoi.
Però capita anche che ti sbagli. E non sai perchè, non sai di chi è la colpa.
Ipocrita chi pensa che andarsene sia più facile, che sia semplice ricominciare tutto da capo.
Bisogna aver voglia, passione, coraggio. Oppure un motivo.
Motivi: chissà dove si sono cacciati, li cerchiamo, e non ci accorgiamo che sono lì, banali, belli, inermi. Uno crede che la vita sia infinita, ma non lo è. Uno credo di essere eterno, ma non è così. E allora cerca di vivere al meglio. Correggendo insieme alle persone che amiamo gli sbagli, i disagi, le incomprensioni. Così si arriva alla fine della propria vita senza accorgersene: a forza di
migliorarsi, di cambiare, di crescere (termine usato e abusato) il domani è
splendente, nuovo. Incerto, ma certo delle persone che vuoi vicino. Come un viaggio in barca, dove sai solo chi è l'equipaggio, ma non la rotta. Così crescere è diventare migliori.
Però succede che a volte promettiamo o ci comportiamo da stupidi, selvaggi di aspirazioni. Chiediamo a Dio sogni, promettiamo agli amanti il meglio di noi, e poi ci sporgiamo sul davanzale della nostra casa a vedere come crolla e va avanti il mondo. Succede. Non dovrebbe.
Allora leghiamoci con un filo indissolubile alle persone che vogliamo nel nostro destino. Che queste feste siano un modo per celebrare l'amore e l'amicizia, insieme. Pensando che non ci sia altra parte al mondo in cui vorremmo essere.
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