![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyM8aWdKU8_JJhw4c3PdNqpgxnlrIAC8xhttAotXvzLtM_Mfyi2pDP5aWmLt3UFTXr-cUGJWctYo1WDbSvVeGtLVCu1KKHgn8Y3tKvHvDr7bA7HT71KAs_6SPtu9Sk36FIdeHWo634Mns/s200/0chateaubriand_correction.jpg)
François-René De Chateaubriand
Zero, generazione a impatto zero, come la tracce lasciate sul nostro sentiero, zero come le volte che ci siamo fatti di eroina o abbiamo patito la fame. Zero come la voglia di lavorare, zero come i giorni fatti di militare. Non c’eravamo quando a manifestare poteva finire male.
Zero fiducia, zero voglia di votare e ogni volta che lo tenti di spiegare non capiscono; per loro sei un alieno ma è questo che ti fa contento. Il non essere capito.
Codificati, fin troppo complicati, non è la tribù della Tim qui nessuno parla gratis. Siamo pochi, quattro gatti ancora presi dai videogiochi e dai cartoni giapponesi. Abbiamo mancato di poco i festini di Lapo e siamo i figli dei primi che hanno divorziato.
E davanti ai televisori siamo sadici spettatori vogliamo lo tsunami sull’isola dei famosi.
Quasi quasi moriamo, ma poi ci riprendiamo. Sempre.
Tranquilli noi non finiremo mai sui francobolli. A destra no perché sono folli a sinistra sono molli, se ci volete a noi ci trovate fermi ai controlli. Siamo senza esperienza e non abbiamo fatto le lotte degli anni settanta.
Comunque amiamo. Amiamo una donna alla volta ma siamo innamorati sempre.
Liberamente da “Generazione Zero”
1 commento:
Una serie di cose pazzescamente vere.....
aggiungerei due cose sole:
voglia di essere qualcuno ZERO.
voglia di emergere dalla massa ZERO.
La generazione di oggi secondo me è anche questa.
Uatto
Posta un commento