![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglDUu1wv_OXXbNVlzvP0Ti4v_0b7eb8qy1upqoM4n_6yojmNT6T2f0vdAAj_If2GFe6opiNJadr0LN9Rzuvbw_IEtp3KeL-cMhllBuKG5PK42w5_kriw3nIrORWuiRTp814l81csrX1H0/s200/picture+in+picture.jpg)
Alle immagini, copie di visi e facce, che un tempo c'erano, e ora non ci sono più.
E’ l’anima del Tempo
che plasma figli di cera
nell’istante stesso in cui muore.
E dalla sua morte,
tra dolori e sguardi e rimpianti
nasce
l’eterno.
Nella malinconia e nei tristi pensieri
nella fragilità della rabbia
nel mistero di un dolce addio
nei sogni che la bonaccia impone
l’anima dell’immenso
si dissolve
lasciando dietro di sé
solo sangue e poesia.
Solo terra di stelle.
Così l’indomito fugace
si arresta
si volta
ed aspetta
- per sempre, per uno scatto-
la sua Euridice.
1 commento:
Sergioooooooo!!Grazie, sono onorato!! tra l'altro la poesia la conosco molto bene :) Comunque che dire, la fotografia, quell'istante eterno, quel momento reso all'immortalità, quell'incontenibile forza racchiusa in un valzer di lenti, quell'emozione che soli colui che scatta conosce, quel cogliere un sorriso che l'attimo dopo è sfumato per sempre. La fotografia, dolcemente si insinua nell'animo del principiante dietro la macchina, profondamente penetra negli occhi del soggeto. La fotografia per scappare dalla banalità del mondo, per fuggire dall'ormai implacabile gusto per il nulla. La fotografia è Sergio come la poesia, allieta le anime pure e rende giustizia ad un bisogno estremo di conoscenza, ad un bisogno di essere figli del mondo che ci ha fatto nascere. La fotografia come forma di arte e l'arte come bisogno dell'uomo per sentirsi meno solo...
Posta un commento