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T.S. Eliot
Tra le pieghe dell'animo, tra gli sguardi indiscreti, tra le memorie lontane giace assopita l'altra metà di noi. Feroce, aggressiva, tenace e violenta. Tutto quello che non siamo e che non vorremmo essere. La voglia di uccidere, ferire, fare del male, di urlare, di distruggere il creato e sotterrare i propri odiosi vincoli.
Al diavolo la società, il buon senso, il dovere civile. Noi con e tra le nostre violenze.
Superare la linea d'obra, quel filo di rasoio sottile e pericoloso e tagliente che ci separa da una vita onesta ad una violenta. Quel filo che ci separa dal sangue.
Nella tragedia di quel momento, che dura quanto uno sbatter di ciglia, lì si condensa tutto il libero arbitrio dell'uomo, la sua capacità di scegliere. Un istante per decidere chi siamo e chi vorremmo essere. Un istante per attraversare una volta per tutte la linea d'ombra. Per una sola volta. E sapere di non poter mai più tornare indietro.
Sapremo allontanare quell'istinto?
Saremmo anche noi assassini se non deviassimo l'impulso?
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