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Quelli per cui "natale è con i tuoi e pasqua con chi vuoi". E quelli che odiano avere i parenti nel soggiorno di casa.
Ci sono quelli che amano svegliarsi presto la mattina di natale e correre ad aprire i regali sotto l'albero. Quelli che "i regali li porta il Gesù Bambino, mica quel vecchietto vestito di rosso e con la barba posticcia".
Quelli che " il Santo Natale è il giorno del signore, il rimanente è la festa dello spreco e del consumismo scellerato".
Ci sono quelli che "a natale ci si vuole più bene".
Ci sono quelli che "il 25 è un giorno come gli altri, la differenza è che mangio tortellini e non pastasciutta". E quelli che "noi i pacchi li si apre il 24 perchè è la tradizione".
Quelli che l'albero deve toccare il soffitto e il presepe deve essere il più grande del quartiere".
E poi.
Poi ci sono quelli che credono ancora in babbo natale e lasciano sul tavolo biscotti e un bicchiere di latte. Che si chiedono dove vengono parcheggiate le renne. Quelli che odiano le lucine messe per le strade già a novembre. Che odiano il pomeriggio del natale, e che pensano che in quel giorno dovrebbero esserci due mattine. Che amano la notte della vigilia, quando il buio serpeggia e sibila tra i lampioni della città e trasmette una lacrima di serenità.
Che amano tutto del natale. Incondizionatamente.
E che lo aspettano per 364 giorni l'anno.
Voi, chi siete?