domenica 27 gennaio 2008

Sedicesimo capitolo

Forse un mattino andando in un'aria di vetro


Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida,rivolgendomi vedró compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andró zitto

tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

E.Montale

1 commento:

Anonimo ha detto...

Parli della VERITA'?
La tanto proclamata verità che ognuno di noi con il suo istinto ricerca?
O meglio quel qualcosa che per tutta la vita ci sfugge e che ricerchiamo con assiduità?
Quel momento tanto sognato? Quell'istante in cui tutto ci sembra così perfetto?
Bè se parli di questo io ti dico che questa verità è ciò che mi spinge a ricercare le cose che mi fanno star bene. Viaggiare, imprimere su pellicola istanti indimenticabili, guardare con incanto una luna piena. Questo mi fa ogni volta avvicinare alla verità ma ogni volta essa scappa. so che non la scoprirò mai ma è proprio per questo che è tutto così affascinante, il poter arrivarci vicino, il poter respirare quel momento, il poter saggiare che sono vivo. E spererò sempre di non raggiungerla mai definitivamente.