lunedì 13 ottobre 2008

Cinquantasettesimo Capitolo

"Amico mio, accanto a te non ho nulla da difendermi, nulla da dimostrare. Accanto a te trovo la pace. E al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l'uomo."
Antoine de Sanit-Exupery

Quello che nell'amicizia così come nella vita fa la differenza è la fame. E' la voglia, di esserci, di arrivare, di provare l'ebbrezza di essere parte di qualcosa. E' trovare forza e voglia e tempo là dove non ci sarebbe.
Tenacia e impegno. Desiderio.
Ed è bellissimo vedere le persone intorno a te che si dannano per trovare uno spazio puro in mezzo a questa vita sporca di troppe attività, di troppe cose.
Vedere che nonostante tutto il bene più prezioso è il tempo.
Non importa se viaggiamo in giro per il mondo ogni santo giorno. L'importante è che a volte torniamo e troviamo nelle persone che amiamo la nostra casa.
Non importa che gli impegni ci sovrastano: il tempo per una castagnata intorno al fuoco lo troviamo.
Non importa che lo studio ci sommerga: un fuoco acceso, il fumo di una pipa, e chiacchiere di fondo. E l'odore della cenere del tempo che si toglie dai vestiti consunti dei nostri rapporti che riprendono vita.
E noi rinasciamo, fenici dalle nostre ceneri.
Ciò che fa la differenza alla fine è la fame. Che discrimina tra le facce di gente che passa e di quelli che restano. La fame di voler esserci.

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