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Lew Alcindor
Earl Minigaul nasce nel 1944, e in assoluta povertà vive nel quartiere di Harlem. Interessa? Inizia a prendere confidenza con il basket e questo sport diviene in breve tutta la sua vita. Il ragazzo è magrolino, basso e taciturno. Per giocare con i grandi si allena giorno e notte e lo fa mettendo dei pesi alle caviglie per poi saltare più in alto. Il tempo passa e il ragazzo cresce. Pochi i suoi 182 centimetri. Ma sui campi da gioco è il migliore. Alcuni suoi colpi sono pura leggenda, come un 720° in volo, 57 punti di media in stagione e una "double dunk" con un solo salto. E dicono che saltando arrivi ai 4 metri.
E' il re di Harlem. A vent'anni guida una squadra di onesti gregari alla finale per il titolo tra licei di New York; quella finale lui non la potrà giocare perchè sospeso dopo aver fumato uno spinello a scuola. E' così che in quegli anni conosce la sua migliore amica, che lo accompagnerà nel corso della vita: l'eroina.
Gli anni successivi lo trovano immerso in un mondo diabolico fatto di droghe, morti, furti, rapine, prigione e sangue. Interessa ancora?
Earl nel 1971, a 27 anni, esce dal tunnel maledetto dopo l'ennesima ricaduta, ritorna ad Harlem e con grande spirito di rivalsa inizia a gestire campetti di periferia dove i ragazzi possono allenarsi, giocare insieme e tenere distante la polvere bianca. Ormai fisicamente è a pezzi ma si dedica anima e corpo in questi progetti.
Lo stesso giorno di Frank Sinatra -sarà un caso?- il 15 maggio 1998, muore Earl Manigault, stroncato da un infarto cardiaco di un cuore già minato dagli anni ruggenti.
Destino? Scherzi della vita? Talento buttato? Leggende? Chissà.
A voi non capita mai di sprecare o di osservare persone intorno a voi che sprecano le loro doti?
La finale tra licei, grazie all'assenza di Earl, viene vinta dalla Power Memorial High School, guidata da un certo Lew Alcindor. Chi era costui? Semplice. Kareem Abdul-Jabbar.
5 commenti:
Si...capita spesso...ma purtroppo possiamo farci poco...nel senso che se la persona è convinta di ciò che fa, è dura farle cambiare idea...
E a te capita mai?
Onestamente non mi è mai capitato d'affrontare situazioni così forti, e spero che nel caso succeda io abbia la forza e il coraggio di far ragionare il dato amico....però mi è capitato di vedere amici buttarsi giù e decidere d'impulso d'abbandonare i propri sogni...in questi casi bisogna puntare proprio sui talenti delle persone, star loro vicini e farglieli riscoprire, anche se è difficile e anche se il rischio che corri è quello di farti mandare a quel paese...se ci tieni ad una persona e la vedi buttar via la sua vita, sprecare il suo talento e rinunciare, devi far di tutto per "riprenderla"....se non ce la fai, probabilmente non c'hai neanche provato davvero...
Saretta
E' capitato...
non son d'accordo con sara sull'ultima frase...da amico ci puoi provare all'infinito, ma se dall'altra parte trovi un muro di cemento, purtroppo ci puoi fare poco....se uno è duro di comprendonio purtroppo è MOLTO dura....non dico impossibile eh....
A volte le persone non riescono a reagire alla realtà perchè non VOGLIONO quella determinata realtà, non la vogliono in quel preciso momento.
Purtroppo sono contraria anche io all'ultima frase di Sara...
Certo uno deve cercare di mettere l'animo nell'aiutare un amico in difficoltà, ma se questa persona non reagisce o non cambia le cose sono due: o è fermamente convinto di ciò che fa e quindi è testardo, oppure lui sa che può cambiare, ma non lo vuole in quel preciso istante, o meglio non lo vuole il proprio subconscio.
E questo penso che sia la cosa più "deludende" per chi lo aiuta, perchè vede il suo sforzo come un gesto inutile...e purtroppo in questi casi è impossibile far cambiare idea a questo tipo di persone!
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