venerdì 24 aprile 2009

Settantottesimo Capitolo

Credimi anche quando credi che non ci sia più niente da fare, passo
dopo passo c'è sempre speranza..

anche se è così difficile a volte non buttare tutto,
dare un senso alla follia e trovare ancora magia nonostante tutto,
portare via il lutto, per vivere ancora, perchè anche morendo cammino
e questo è fino alla mia ora.
Se nelle mie mani ho la capacità di scrivere,
allora ho le ali per alzarmi da questa città e sopravvivere,
perchè non fa ridere vivere in una comunità di vipere,
che sa prendere il grosso ma non lo sa dividere,
e grido questo è tutto mio, mentre morsico il grasso.

E in questo cammino dove nessuno è mai abbastanza vicino
per capire quanto fa male svegliarsi al mattino
e sapere che anche oggi dovrai uccidere un drago
e poi ritrovarti ubriaco
e gridare al cielo non cado
ma se è così che deve andare lo accetto
se il verdetto è sperare e continuare a camminare lo rispetto
perchè ho nel petto la fiducia di chi vede
e anche se brucia si va avanti, sempre, e ora questa è fede.
da "Passo dopo passo".

martedì 7 aprile 2009

Settantasettesimo Capitolo

"Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera."
S.Quasimodo

Dove è finito Dio?
Grazie al cielo, Vale sta bene, l'ho sentito al telefono e sta bene. Ho avuto paura. Ma sta bene.
Forza ragazzo mio, siamo con te.
Ritorna.

mercoledì 1 aprile 2009

Settantaseiesimo Capitolo

"Tutti i cambiamenti, anche i più desiderati, hanno la loro malinconia, perché ciò che lasciamo dietro è una parte di noi. Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un'altra"
A.France

In realtà il gioco è molto semplice. Forse vi sembrerà banale. Magari stupido. Magari avete buttato lì le prime 3 parole che vi venivano. Ma se lo avete fatto con coscienza... vi stupirà.
Questo test psicologico fu creato da Carl Jung, un neoplatonico vero, più di 50 anni fa.
Veniamo a noi.
L'oro rappresenta la figurazione di noi stessi, ciò che pensiamo del nostro futuro e della nostra proiezione in esso. Spesso lo descriviamo come prezioso e lucente. A volte lo sminuiamo chiamandolo freddo, costoso, avaro e pesante. A volte invece gli attribuiamo aggettivi come futile, di apparenza più che di effettiva sostanza.
L'animale, invece, è ciò che pensiamo degli altri, del prossimo, del mondo che ci circonda. Possiamo credere che gli altri siano intelligenti, fedeli, calmi, liberi, forti, dolci. Ma spesso ne veniamo sovrastati e intimoriti e le persone che ci circondano le percepiamo come aggressive, superbe.
Il bacino d'acqua è ciò che rappresenta la nostra sessualità. Possiamo raffigurarci il sesso come calmo, profondo, puro, silenzioso e rilassante. Oppure attribuirgli paure e incertezze definendolo piatta, incerta, scura, silenziosa.
L'ultima, la stanza, è la raffigurazione della nostra morte. Ciò che pensiamo noi del trapasso. Spesso qui la situazione viene descritta come disperata, terminale, chiusa, noiosa, triste, opprimente. Ma anche enigmatica e pulita e eterea e intonsa.
Jung sosteneva che rispondere sinceramente a questo test permetteva all'esaminatore di creare un profilo attendibile in pochi minuti.
Tutte menzogne secondo voi?
Allora rileggete bene le vostre risposte. Ne siete ancora sicuri?