sabato 10 luglio 2010

Centounesimo Capitolo

Ai giovani.
A chi dice "bella zio" venti volte al minuto,
inguaiati, tatuati di brutto,
fighetti Gucciati, promossi e bocciati
i pusher, gli skater di serie e i bruciati.
Per tutte quelle tipe che c'hanno il loro stile
non saranno le veline ma per me sono più fighe.
Gli amici sulla bici o sulla jeep, le D&G.
A chi ha i piedi di Ronaldo ma non va alla scuola calcio
e ha imparato il doppiopasso e la rabona sull'asfalto.

Per chi ha tre lauree e non tre precedenti
piega la visiera a becco e sorride a ventiquattro denti.
Vincenti, perdenti.
Per si è fatto da solo e per chi si è fatto e basta.
A chi è a San Vittore e scrive a chi lo sta aspettando fuori
a chi studia, chi spazza, chi non ruba ma si smazza
chi legge mille libri e chi invece solo la Gazza.
A quelle che mi seguono nel letto, le groupies dei gruppi,
e a quelli che si svegliano quando io vado a letto.
A chi bestemmia perchè le preghiere non le ascoltano.
ispirato da "Per la gente"

Ora tocca a voi. Fate un ritratto della generazione del futuro, dei giovani che vedete camminare spediti per le strade della città. Mettiamoci a confronto.