domenica 28 giugno 2009

Ottantaduesimo Capitolo

"Senza il coraggio di scappare, dovrà affrontare i segugi dell'Inferno. Perché è un thriller, una notte di suspense. E nessuno ti salverà dalla bestia che sta per colpire"
M.Jackson

Quanto è importante la vita privata di una persona? Quanto questa può influire o addirittura confondere la grandezza delle sue opere?
In questi strani giorni, dove la sfera privata sale alla ribalta delle cronache mondiali e diventa la reale protagonista mi chiedo una cosa: è giusto che il giudizio morale che abbiamo su di una persona vada ad influire sul giudizio complessivo che abbiamo di lei?
Credete realmente che anche l'opera possa essere interessata ed influenzata dalle qualità etiche dell'individuo?
Forse credete che la vita privata di una persona che magari ricopre cariche istituzionali è comunque, sempre e per definizione, pubblica. Oppure credete che non sia importante sapere cosa fa una persona nel buio della sua vita lontano dai riflettori: l'importante è che non menta, che non nasconda qualcosa. E che rimanga nei limiti della legalità.
O forse pretendete sempre comunque una vita retta e giusta da parte degli uomini che hanno in mano la "res publica" perchè il valore morale è per voi fondamentale.

Io mi permetto solo di dire una cosa: pensare che una deviazione comportamentale, sia essa in ambito sessuale che sociale, sia solo una rara aberrazione è quantomeno ingenuo, se non addirittura stupido. Credere che le parafilie e tutte gli allontanamenti dalla "normalità" -qualunque sia esso il senso- siano rari significa conoscere poco il genere umano. O voler solo chiudere gli occhi davanti a queste paure.

mercoledì 10 giugno 2009

Ottantunesimo Capitolo

"Prendevamo morfina, diacetylmorfina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, metadone, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, chlormetiazolo. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l'infelicità. Ci saremmo sparati la vitamina C se l'avessero dichiarata illegale."
da -Trainspotting-

Nel 1938 il chimico Albert Hofmann scoprì il dietilamide-25 basato sull'acido lisergico a partenza da un fungo parassita della segale. In realtà la sostanza era nota fin dai tempi degli assiri. Come spesso accade nella storia, casi di esorcismo o di caccia alle streghe e alle loro stregonerie registrata a Salem (a presto un capitolo anche su queste tematiche) sarebbero dovuti semplicemente all'ingestione di pane di segale infettato da questa muffa.
Hofmann nel 1939 inizia la sperimentazione della sostanza su di sè e a dosi via via crescenti. Egli descrive l'effetto della sostanza, un inibitore del sistema serotoninergico, come "un sogno fatto ad occhi chiusi perchè trovavo la luce troppo abbagliante e ho sperimentato un flusso di immagini fantastiche, forme meravigliose e caleidoscopiche".
La sostanza inizia fare il giro del mondo per queste sue capacità di isolare il sistema nervoso dagli stimoli esterni.
Verrà usata anche da P.K.Dick, W.Gibson scrittori di fantascienza. Pink Floyd, J.Coltrane, Doors, B.Dylan, K.Cobain e J.Hendrix tutti i grandissimi degli anni sessanta-settanta per quanto riguarda la musica. Per il cinema Kubrick e Fellini. Perfino A.Warhol e S.Jobs ne ammisero l'uso.
Cosa hanno in comune tutte queste leggende? Poco forse. La lungimiranza forse, la capacità di vedere lontano, di vedere oltre. Di vedere ciò che "voi umani non potete nemmeno immaginare".
I beatles arrivarono addirittura a dedicargli una canzone: Lucy in the Sky with Diamonds. Guardate le iniziali.
Nel 1939 la sostanza prese il nome di LSD.
Forse il genio di queste persone venne amplificato forse invece venne annebbiato e offuscato da questa droga. Forse LSD è solo servito ad accorciare gli anni della loro vita.

Questo post è per tutti quelli che si pongono domande di fronte ala vita, cercando di alzare anche i tappeti per vedere le innumerevoli parole di polvere che ci stanno sotto. Questo post è per chi non ci crede. Mai.
A.Hofmann muore nel suo letto il 29 aprile 2008, all'età di 102 anni.