domenica 30 agosto 2009

Ottantasettesimo Capitolo

"Quanta strada ho percorso, quanto tempo è trascorso
quante trappole ho visto, troppe in questo percorso
quanti eran finti amici e stavano per riuscirci
sai alcuni sono dei finti amici professionisti
e ti fanno la bella faccia dopo una bella traccia,
e sanno aspettare anni si sanno restare a galla,
chi striscia sai non inciampa chi sopra una panca campa
e chi sopra una panca crepa cliente di ciò che spaccia.
Più devi frequentarli più devi omologarti
e fai quello che fanno gli altri
finchè diventi gli altri seguito dai tuoi miraggi.

Guarda sempre più in là, fin dove arrivano gli occhi, c'è sempre un'altra realtà
dietro i gesti più innocui, evita trappole.

Trappole in uno sguardo in una stretta di mano
ne ho fatte scattare tante ora le vedo da lontano
trappole tra due coscie, in trappola come mosche
aggrappato alle rocce in un oceano di angosce.
In trappola in un lavoro so che ti senti appassire
intrappolato in un luogo quando vorresti partire.
Ma è la paura è la peggiore trappola.
Ed io non lascio che niente mi intrappoli le parole."
Trappole - F.Rizzo

Ogni tanto alcune canzoni, alcuni testi, rispuntano fuori con la forza e la vigoria di una cascata. La canzone giusta nel momento giusto.

mercoledì 19 agosto 2009

Ottantaseiesimo Capitolo

"Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero".
O.Wilde

Frequentiamo persone e con loro condividiamo emozioni e esperienze. Ridiamo dei nostri sbagli e delle nostre debolezze. Ci chiamiamo amici. Grandi pacche sulle spalle, messaggi di saluto e regali ai compleanni.
Ma.
E' davvero tutto qui? E' reale credere di conoscere le persone che ci circondano?
Spesso noi stessi indossiamo una maschera e mentiamo, magari su cose banali e inutili, magari su cose prive di significato ma mentiamo e tradiamo anche le persone che amiamo.
E se tutti i rapporti si basassero sulla menzogna? E se tutto fosse un enorme teatro con attori più bravi di voi a creare una sorta di realtà non reale?
Spesso non capiamo perchè le persone reagiscano in determinati modi e ci lambicchiamo il cervello in arzigogolati ragionamenti che finiscono in un vicolo cieco. E se fosse tutto un assurdo copione già scritto interpretato da comparse itineranti?
Se gli altri sapessero tutte le volte che mentite, sarebbero ancora vostri amici?

"E dopo tutto cos'è una bugia? Solo la verità in maschera."
George Byron

sabato 8 agosto 2009

Ottantacinquesimo Capitolo

Non so cosa dirvi davvero.
Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale.
Tutto si decide oggi.
Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, sino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso, signori miei. Credetemi.
E... possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce.
Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta.

Io però non posso farlo per voi, sono troppo vecchio.
Mi guardo intorno vedo i vostri giovani volti e penso... certo che... ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare. Sì perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio.
Sapete col tempo, con l'età tante cose ci vengono tolte ma questo fa... fa parte della vita.
Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri. E così è il football.
Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine d'errore è ridottissimo. Capitelo...
Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ci sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo.
In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro.
Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza tra vivere e morire.
E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro.
E io so che se potrò avere un'esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì. In questo consiste, e in quei 10 centimetri davanti alla faccia.

Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
Questo è essere una squadra, signori miei!
Perciò... o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente.
È il football ragazzi. È tutto quì.
Allora, che cosa volete fare?