lunedì 11 gennaio 2010

Novantatreesimo Capitolo

"Quando ti sedevi vicino a lui, sentivi il ronzio della sua energia creativa e delle corde del suo basso."
Ingrid Pastorious

Ci sono infiniti musicisti mediocri che strimpellano un basso. Ce ne sono molti bravi che sanno fare il loro mestiere. Ce ne sono pochissimi che emozionano. Ma ce n'è stato solo uno che ha saputo rivoluzionare il mondo: Jaco Pastorius, il Jimi Hendrix del basso.
Jaco da giovane è un ragazzo difficile, un po' ribelle e schivo, un po' irruento e strafottente. La sua passione per la musica lo porta a suonare la batteria. Ma a 13 anni, nel 1964, dopo una partita a football si rompe il polso, che per un batterista è vitale, e decide quindi di dedicarsi anima e corpo ad un altro strumento; entra in un negozio vicino casa, in Florida, e si compra per 15 dollari un basso.
Comincia a suonare per vari gruppi, di jazz soprattutto. Lui, ritmo e creatività.
Diventa bravo, sempre più bravo, sempre più conosciuto e lo vogliono tutti come bassista e così gira tutti i club della città. Ma i suoni del suo basso gli vanno stretti e allora decide di modificare lo strumento: toglie i tasti rendendolo un fretless, lo vernicia con una resina da barche per modificargli la risonanza. Suoni nuovi per il suo genio. Lui, impaziente e insoddisfatto.
Quando incide il suo primo album è una rivoluzione.
Ma non è solo il più grande bassista del mondo, è anche un'anima lacerata. Soffre di un disturbo bipolare, un maniaco depressivo insomma, con stati di eccitazione intervallati da momenti di depressione. Inoltre usa costantemente cocaina bagnata dal whiskey, così finisce per vivere in universi ottenebrati. Ma quando sale sul palco, sembra un Dio.
Man mano che il tempo passa, la sua mente inizia sempre di più a perdersi nei suoi stessi labirinti.
Il 12 settembre 1987 va a vedere un concerto di Santana. Ubriaco, tornando a casa, si ferma in un brutto quartiere, al "Midnight Bottle" dove provoca Luc Havan, il buttafuori del locale con quel suo ghigno strafottente da genio maledetto e incompreso. Però. Luc fa il buttafuori in un brutto locale di un brutto quartiere e non saprà suonare il basso ma è un esperto di arti marziali. Colpisce così tante volte Jaco alla testa che quando l'ambulanza arriva già si capisce che non c'è niente da fare. I medici fanno di tutto per salvarlo ma entra in coma. Il 21 settembre muore Jaco Pastorious e quando gli staccano la spina il suo cuore continua a battere per altre 3 ore.
Regolare, come un giro di basso.

E se Jaco non si fosse rotto quella mano? Sarebbe stato solo un mediocre batterista?