mercoledì 23 dicembre 2009

Novantaduesimo Capitolo

"Pensa sempre a quanto è freddo e lungo l'inverno."
M.P.Catone

In questo 2009 difficile, travagliato e stancante ne abbiamo viste di tutti i colori. Il mondo si lascia malinconicamente vivere e sembra che la natura si ribelli all'uomo, che anche il tempo si ribelli e che il cielo cada a picco nel mare dei problemi e degli errori. Sapremo fermare questa spirale nel 2010?
Mi porterò nel nuovo anno: l'insediamento di Obama e le sue promesse fino ad ora non mantenute (ma ancora tante speranze), Eluana e la sua lunga non-dolce morte (come se la morte non debba essere dolce per definizione), il modo di fare silenzio che il governo russo impone (Anna Politkovskaja esempio di saper fare il proprio mestiere), i giornalisti maledetti ignoranti (schiera di farabutti), l'influenza A (il potere del terrore), il terremoto in Abruzzo e il suo dolore (polvere e tante lacrime nello svegliarsi e scoprire che tutto è fatuo), le giornate a favore dei trans e degli omosessuali (dipinti tutti come parodie degli uomini, ma non cercate integrazione e accettazione), il razzismo dilagante (ronde e operazioni bianco Natale, complimenti ai creatori), le frasi folli del Papa in Africa (l'AIDS e le malattie sessualmente trasmissibili non si prevengono con le preghiere, sveglia), il lodo Alfano e la statuetta che colpisce Berlusconi (terza legge di Newton?), i 1000 morti di Sumatra per un terremoto (non se li fila nessuno, ma chissenefrega), Maradona con le sue frasi e l'Argentina (tanta strada per essere un grande uomo), le sentenze per i delitti di Garlasco e Cogne (alla faccia di chi li dava già al patibolo), i litigi e le urla in televisione (usate il libero arbitrio e spegnete quell'affare). E a voi, cosa rimane?
Che il 2010 possa essere migliore. Per tutti.