sabato 5 giugno 2010

Grazie, 100 di questi post...

Grazie a tutti. Siamo arrivati a 9000 visite da quel lontano 4 dicembre del 2007.
Grazie a tutti. Grazie a Sara che commenta sempre, e non è mai d'accordo.
Grazie a Chiara che passa silenziosa e lascia un'impronta. Grazie a Mimmo, perchè sono più le volte che si litiga e questo è prezioso.
Grazie al Uatto e alle volte che si mette in gioco, cosa che non è mai facile; lo apprezzo. Grazie a Teo perchè nei post che lo colpiscono un dolce pensiero lo lascia sempre. Grazie a Miky e Stefano, poche righe e sempre ben scritte.
Grazie al Vale, mio fido sostenitore, che è sempre più lontano e sempre più vicino. Grazie a Ve, Faber, un anonimo che non si firma, a C., a Ross, a F., a E., a tutti quelli che ci sono stati e che non ho citato. Non dimentico.

Scrivevo nel 2007:

Cari compagni di viaggio
vorrei che questo mio blog diventasse uno spazio per comunicare, per parlare, per parlarsi. Ormai il tempo in cui ci vediamo si riduce sempre di più, gli impegni si moltiplicano e noi perdiamo quell'universo di complicità che ci ha resi ciò che siamo. Vorrei che questo blog fosse l'inizio di una bella storia. Una storia fatta di parole, sogni, opinioni, d'amore e morte, di Dio e del destino. Di me e di voi. Di noi.
Per tutti quelli che credono che il mondo possa cambiare, per tutti quelli che vogliono farlo.

"La domanda che a volte mi lascia confuso è: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?"
A.Einstein

martedì 1 giugno 2010

Centesimo Capitolo

La prima volta ero quasi un bambino, a scuola all'asilo

e lei rispose "Sì" sul bigliettino e fu la mia dama per un ballo,

lungo un eterno.

La seconda volta ero appena un uomo,

ho speso tutta la mia anima per lei, e lei

scelse di non rimanere su quella panchina, scelse di non scegliermi.


E cominciai a stare solo col carattere che mi ritrovo

E da lì da uno sguardo ad un guanciale, da un sogno ad una vita normale,

e dipende quanto è alto il tacco e quanto ghiaccio avevo nel bicchiere,

dipende quanto so essere bastardo perchè

nessuna si innamora mai di un bravo ragazzo.


E poi tu.

Ora con te non devo recitare, tu sei uguale a me e ti amo

perchè ti ho incontrata a notte fonda in un sospiro.

E ho il tuo talento tatuato sulla mia pellaccia

ti guardo in faccia e ci sei, ci sei stata e ci sarai.


Dedicate un pensiero alla vostra persona amate.

Questo centesimo post è per l'amore, troppe volte decantato superficialmente.

Dedicate un pensiero alla persona a cui volete bene.

Un secondo, un istante, poche parole. Sarà la cosa migliore che avete fatto oggi.